martedì 24 maggio 2011

Sarà andato a letto presto

I quotidiani napoletani di oggi raccontano del tour elettorale di Gianni Lettieri (candidato sindaco Pdl in città) nel suo quartiere d'origine, San Lorenzo-Vicaria. San Lorenzo è il cuore del centro antico, mentre la Vicaria, a Napoli, la chiamiamo anche Vasto. E allora diventa maschile. Il Vasto. Non è distante dalla stazione centrale, anzi direi che è proprio lì, a pochi passi. Via Carriera Grande, per esempio, è il luogo d'insediamento di una folta comunità cinese. Fino a 4-5 anni fa erano un migliaio di persone, ora saranno anche di più, titolari di circa 200 negozi, in prevalenza di abbigliamento, riuniti anche in un sindacato da quando le rapine ai loro danni erano aumentate. Qualche anno fa furono pure protagonisti di una protesta pubblica.

lunedì 23 maggio 2011

La Roma di Daniele Luppi e Danger Mouse

Un disco così dovrebbe uscire ogni mese, ma se un disco così uscisse ogni mese non sarebbe possibile che si candidasse con forza a disco dell'anno. Questo lo fa. Si chiama Rome, ed è il lavoro di Danger Mouse & Daniele Luppi. Un premiatissimo americano che ha lavorato con Beck, Gorillaz e Cee Lo-Green (pare che stia collaborando anche al prossimo disco degli U2, e qui l'affare si ingrossa) più il veneto che ha creato gli Gnars Barkley e scritto le musiche di Sex and the City. E' un disco pieno di classe, un raffinatissimo omaggio ai più grandi compositori italiani di colonne sonore. Come sia nato Rome, Luppi lo spiega qui. Xilofoni, campanellini, chitarre western, i cori, i grilli, La cosa bella è che a parte la guest star Norah Jones, nel disco suonano gli stessi musicisti che a suo tempo accompagnarono i vari Rota, Morricone, Ortolani e Trovajoli. Compresa sciòn sciòn Edda dell'Orso.
Grazie a Tfm per avermelo segnalato. In streaming lo assaggiate qui. E chi non lo compra, non è amico di Maria.

domenica 22 maggio 2011

la 'nziria dell'ebook / 3 / the final

E alla fine è arrivato. L'ereader. Un Sony PRS650. Nei giorni scorsi se ne era parlato qui. L'ho preso nero. A Milano Porta Romana. Le recensioni potete trovarle in giro sui siti e sui blog specializzati, ci sono anche video tutorial su You Tube. Io parlo per me.
 cosa non ci  posso fare
Non ci posso andare su Internet. Neppure per comprare libri. Del resto con un libro su Internet non ci vai. E questo in fondo è un libro. L'altro giorno - su twitter - Einaudi ha messo l'immagine definitiva con cui sarebbe possibile spiegare a Charles Dickens che cos'è un ereader: un libro che ne contiene tanti.(l'immagine è qui).
cosa ci faccio
1. Leggo i libri che si acquistano online in formato elettronico (compresi quelli con il lucchetto DRM). Le nuove uscite, quelle in italiano comprese, ormai sono tutte anche in ebook. E i titoli del passato si stanno aggiungendo numerosi. L'esperienza della lettura è la stessa che su carta. Compreso il ritmo, che temevo più frenetico, più simil web: e invece no. Si prendono anche note e appunti: restano in memoria. La memoria arriva a contenere 1.200-1.500 libri. E dunque risparmio spazio a casa. Inoltre la memoria è espandibile.

venerdì 20 maggio 2011

La mosca e il telefonino

- Pa'
- Mmm...
- Una mosca può essere un telefonino?
- Che cosaaaaaa?
- Secondo te una mosca può essere un telefonino?
- Ma che dici? Certo che no. Una mosca è una mosca, un telefonino è un telefonino.
- Infatti. Lo penso anche io.

giovedì 19 maggio 2011

Io questa storia me la vorrei un poco interrogare *

Arriva sempre questo momento. Quando il livello di immondizia lungo le strade di Napoli s'accosta, accarezza o scavalca la quota psicologica di duemila tonnellate, bisogna starne certi che il momento arriva.
E' un attimo. Ma frantuma la barriera d'indifferenza alzata intorno alla munnezza dalla sovra-esposizione dell'evento. Infarinata nell'assuefazione mediatica, calata e alzata nel grado zero dell'attenzione e dentro il livello alfa della noia, l'immondizia torna improvvisamente commestibile con un rilancio di indignazione che sarebbe da consegnare allo studio di qualche sociologo. Era capitato nel 2008, a dicembre scorso, e pochi giorni fa di nuovo.
Succede quando il mondo si accorge che i rifiuti sono arrivati addirittura sotto casa di Sofia Loren.

lunedì 9 maggio 2011

Addio al saponaro, l'emergenza rifiuti lo ha cancellato

L'ultima colpa dell'emergenza rifiuti è la persecuzione dei saponari, fra i mestieri più antichi di Napoli. Il saponaro è quella specie di rigattiere ambulante: un tempo barattava oggetti o panni vecchi con sapone da bucato. Ccà stà 'a pezza ccà stà 'o ssapone. S'è continuato a chiamare con lo stesso nome pure quando ha smesso di ricompensare col sapone, continuando però a caricare sul suo carretto i materassi gettati via, le scarpe usate, gli specchi rotti.
Nell'iconografia della città ne compaiono di due tipi. Uno un po' più folkloristico, filone Ferdinando Russo-Raffaele Viviani; l'altro più appartato e solitario, mood Giovanni Capurro. In ogni caso una figura mito, se Achille Campanile in Gli asparagi e l'immortalità dell'anima scrive: "Quanto a Napoli, sentivamo spesso parlare dei saponari. La prima volta che capitammo nella città partenopea, domandammo dei saponari. Capitammo nella Mecca dei cercatori di mobili antichi. Erano mobili immensi".

venerdì 6 maggio 2011

Guida all'Italia eco-solidale

Se una notte d’estate un viaggiatore volesse vedere Milano, è dal parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini che dovrebbe partire, lì dove anche Alda Merini visse. Così come il turista che fra maggio e giugno volesse ritrovare la bellezza perduta di Napoli, farebbe bene a congelare tentazioni da cartolina, per cominciare il suo cammino da Chiaiano, terra di cave di tufo e di coltura, il regno delle ciliegie prima di diventare il quartiere dell’emergenza discarica.
Ci sono città nascoste dentro le città. Piccoli posti che ai turisti vogliono sfuggire. E storie, e progetti, e sogni. Angoli che sono invisibili non meno delle città di Calvino, angoli di cui è piena l’Italia, “una bellezza interiore che va oltre la meraviglia estetica”. Sono i luoghi della sua legalità e della sua eccellenza etica, luoghi dell’impegno e di cultura indipendente. A metterli tutti insieme e a unirli con un solo tratto, ne viene fuori una mappa dei tesori della convivenza. Contiene locali in cui mangiare prodotti bio e a chilometro zero, botteghe e negozi del consumo critico, itinerari desueti fra reti di cittadini, nel nome del rispetto dell’ambiente. Un pezzo di paese a cui il mensile Altreconomia dedica ora un volume, “Guida all’Italia eco-solidale. Turismo responsabile in 20 città” (208 pagine, 18 euro).

chi siamo, dove andiamo / 3

La carne sotto e i maccheroni sopra (*)






(*) detto napoletano con il quale si indica che le cose vanno al contrario di come dovrebbero in un mondo normale

Il ritorno di Rebellin


Dice che gli manca la strada dritta e liscia, gli manca la pianura. «Ne ho vista poca in questi due anni. Avevo voglia di allenarmi in salita». Allenarsi per cosa, poi. Positivo nell'aprile del 2009 al Cera, l'Epo di terza generazione, Davide Rebellin aveva davanti a sé la prospettiva di una lunga pena da scontare per il suo errore e un improbabile ritorno alla vigilia del compleanno numero 40. Invece eccolo qua.

mercoledì 4 maggio 2011

la 'nziria dell'ebook / 2

Google Libri è un'idea infernale. Va già oltre il dev... cioè l'aggeggio. Uno compra l'ebook su Google Libri e lo tiene scaricato per sempre lì sul suo account. Negli Usa funziona già, da noi non ancora, però si capisce cosa diventerà grazie a qualche libro di prova in lingua inglese, e il servizio si espanderà, e quando si sarà imposto come farò con un ereader che non va online?
Dice Scusa ma allora prendi un tablet. Tà-tà. Il tablet. Possibile? Il tablet?

chi siamo, dove andiamo / 2

E' il saggio breve che spiazza
















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Chi siamo dove andiamo

martedì 3 maggio 2011

La 'nziria dell'ebook

La 'nziria in napoletano è parola che si trascina dietro una connotazione infantile. E' una specie di capriccio, insistito, ripetuto, in genere riferito ai piccini, e quasi sempre galleggia a metà strada fra il desiderio e l'ossessione. La 'nziria non si vive, la 'nziria si prende. La mia nuova 'nziria è l'ebook.
Perché.