mercoledì 7 marzo 2012

Cosa vediamo in Springsteen quando ascoltiamo Springsteen

E' uscito ieri Wrecking Ball, il 17esimo disco in studio di Bruce Springsteen. Cos'è e cosa non è.


Per il Foglio, Bruce Springsteen canta la disillusione verso Obama
Probabile che l’America confermi Barack Obama alla Casa Bianca, pur amandolo di meno (ma forse fidandosi di più). Nel suo disco il Boss amplifica il sentimento di disillusione che va sottobraccio a un’ammissione di necessità: in una situazione così, passi pure che le leve del comando restino in quelle mani, sebbene meno miracolistiche di quanto s’era sperato. Il voto col naso turato, che Springsteeen lascia intravedere, sottolinea come la pulizia delle sacre stanze sia stata più superficiale dell’annunciato, che i grandi poteri siano tutti ancora lì arroccati ad accumulare.


Sandro Portelli sul Manifesto ha scritto:
E' il disco della Grande Crisi del terzo millennio, la crisi che ha distrutto le città e i rapporti sociali senza bisogno di bombe e cannoni, semplicemente con le armi della speculazione d'azzardo e del capitale finanziario. Negli Stati uniti infatti il conflitto culturale e politico non avviene fra sistemi simbolici contrapposti, ma sul significato di simboli condivisi - chi decide che cosa significano la patria, la religione, la bandiera, la libertà, e a chi appartengono? Bruce Springsteen questo lo ha capito fin da Born in the Usa , e qui lo sviluppa dando a questa narrativa condivisa e contesa una declinazione democratica, progressista, direi anche di classe: quello che ci permetterà di uscire dalla crisi di oggi non sarà la guerra di tutti contro tutti (come nei primi momenti del Superdome) ma la capacità di riconoscerci come simili, la solidarietà, la visione del futuro.

Luca Raimondo, per Il Fatto, scrive:
Nella seconda parte del disco la rabbia lascia spazio alla speranza. Speranza che ancora una volta risiede nella forza della comunità, del popolo, che per Bruce è l’anima e il cuore pulsante del Paese. Come nello strepitoso gospel “Rocky Ground”, forse la perla del disco o la conclusiva “We are Alive” che ruba il riff di fiati del classico di Johnny Cash “Ring of Fire”. Wrecking Ball è un disco per un paese (un mondo?) alla ricerca di pietà, amore e dignità del lavoro, ma allo stesso tempo consapevole che l’ultima risorsa per ogni uomo è quella di prendere il destino nelle proprie mani.

Secondo Pitchfork è un disco al di sotto della sufficienza. E comunque:
La parola chiave è attacco. Diverse canzoni sono le polemiche di un uomo che è stato tradito molte volte.

Per Spinner invece:
Ci sono alcune parole che appaiono regolarmente nelle canzoni di Springsteen, ma una che non ha mai perso il suo significato è "promessa", in modo particolare quella spezzata, che ha segnato così larga parte della sua opera. Il suo intero nuovo disco Wrecking Ball è innanzitutto e principalmente una dichiarazione sulle promesse politiche spezzate di Wall Street, che hanno storpiato l'economia americana.

Paste scrive:
Wrecking Ball è così rigoroso nella sua missione di documentare la crisi attuale che probabilmente andrà a fondo più in fretta della nomination repubblicana, quando l'economia si sarà ripresa e la crisi sarà passata.

Time si sofferma di più sull'aspetto musicale:
Mentre molti dei suoi coetanei sono soddisfatti nel rimettere mano ai successi, suonare solo quelli, e dargli una veste più gradevole, il Boss continua a esplorare quel rock 'n roll che suoni bene sia in una chiesa sia in uno stadio.


Il disco si può ascoltare in streaming. Nella seconda parte la speranza prende il posto della disperazione. Ma è l'ultima volta in cui si può ascoltare il sax di Clarence Clemons.

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