lunedì 3 settembre 2012

Ragusa-Scicli, il derby del turismo da fiction


Un accordo non lo troveranno. Dico Ragusa e Scicli. I primi hanno riempito le loro strade di cartelli e indicazioni che segnalano la città come la capitale del mondo di Montalbano. Un set all'aperto e perpetuo, compreso il ristorante La Rusticana, che nella fiction si chiama da Calogero. A Scicli hanno meno cartelli e più capacità persuasiva. Ti dicono che la fiction si gira tutta da loro. Quasi. In fondo. Più o meno. Da loro. 
Neppure falso è. Non del tutto. Dentro il Comune di Scicli, nella stanza del sindaco, piazzano il set per l'ufficio del questore di Vigata. Girano lì. E l'ingresso, e la piazza, e la viuzza laterale, si riconoscono immediatamente. Anche senza cartelli.

Due vigilesse raccontano che proprio qualche settimana fa sono venuti, è tornato Zingaretti per la nuova serie, dicono che c'è una scena che le ha tanto spaventate, un incidente d'auto che n'autroppoco si facìano male veramente. A Scicli giurano che quando arriva Zingaretti, la città diventa un'altra cosa. Strade chiuse, sensi di marcia invertiti, la folla che impazzisce. Non si capisce niente, e ora un poco un poco qualcuno si sta pure rompendo i cabbasisi. Tanto più che per farsi una foto con Zingaretti, adesso, raccontano le voci maliziose, ci vuole la mano di dio, e invece prima no, prima il commissario ci sorrideva sempre. 
Il Comune di pomeriggio mette a disposizione dei turisti le sue stanze. Vendono la visita alla stanza di Montalbano, che poi in realtà sarebbe quella del questore. La signorina giù alle scale stacca un biglietto di pochi euro e indica la rampa, su, al primo piano. Le porte sono aperte, le stanze deserte, documenti sulle scrivanie. Si entra. Non nella stanza di Montalbano (o del questore). Chiusa. 
Signorina. 
Lei si affaccia. 
Signorina, qui è chiuso. 
Lei si fruga in tasca. Poi rialza lo sguardo e dice che sì, è vero. 
Dice: Non vi ho dato la chiave. 
Ma è Montalbano, la chiave. A Scicli sono stati bravi. Staccando il biglietto per l'ufficio del commissario, vi offrono pure la visita a tre siti municipali nella stessa via. Con Montalbano vendono posti che uno forse non avrebbe visto mai. Come Palazzo Spadaro e il Museo del costume. Ma ve lo dico domani.

(Chiacchierate in Sicilia / 4. continua)

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