domenica 10 maggio 2015

Fede e piaggeria, le biciclette di Genova

Se nasci a Genova, ti fai le gambe. "Per arrivare a casa mia, al Righi, c'erano tre chilometri tutti in salita", raccontava Luigi Zimbro, uno dei gregari di Fausto Coppi. Per questo quando la strada strappava lui andava più forte di tanti altri. Nasci in una città in salita e hai davanti due ipotesi. O lasci perdere la bici o con la bici ti metti a domare la strada.
Lungo la circonvallazione a Monte, dopo il tratto fra il castello D'Albertis e piazza Manin, la pendenza diventa più vera. Ti lasci alle spalle i parchi di villa Gruber e punti lo sguardo verso la Genova bene, le villette della borghesia.

Gino Paoli raccontò che Coppi non abitava molto lontano da lui. Quando gli dedicò una canzone, quella di Paolo Conte per Bartali esisteva già da una decina d'anni. Parve una specie di compensazione. Un obbligo. Ce n'era una per Gino, l'altro Gino ne scrisse una per Fausto. C'è una rivalità che forse non appartiene più a nessuno ma che affascina ancora tutti. Qualche anno fa, ospite di una tappa al Giro, Paoli diede la colpa alla televisione, che ha tolto ogni fantasticheria, insomma siamo dalle parti di "video killed the radio star". Disse che una volta "le parole divenivano racconto e i racconti romanzi". E' il grande dilemma dello sport nell'era tv. Si fa sottrarre la poesia, ma senza tv non sopravvive. Economicamente, dico. Guardate la boxe e l'ippica. Il ciclismo di Paoli "non è parente nemmeno alla lontana della sopraffazione, è competizione, è l'uomo solo contro se stesso, è un corridore eroe che magari perde ma non è un vinto". Sotto sotto, anche Paolo Conte faceva il tifo per Coppi. Così pare di capire da una vecchia intervista in cui confessa di preferire Bartali "per contratto, per abitudine e per tutto. Ma il Campionissimo era il Campionissimo". Con Bartali si era incontrato qualche volta. "Una prima volta in una trasmissione televisiva ed era un po' sulle sue. Nella mia canzone, che lui conosceva nella versione di Jannacci, c'erano parole malandrine. Poi ci siam fatti una bella chiacchierata. Venne a un mio concerto in Toscana in compagnia di un cantante anni cinquanta, molto all'italiana, ma simpaticissimo, un bell'uomo, grande e grosso, come si chiamava..".

La bicicletta in una città in salita è fede. Da una poesia di Riccardo Mannerini, i New Trolls trassero una delle loro canzoni più celebri, con arrangiamento di Fabrizio de André: "Signore, io sono Irish. Quello che non ha la bicicletta". Irish va al lavoro ogni giorno a piedi, a trenta miglia da casa "e alla sera le mie reni non cantano". La bici è dono. "Dove l'hai comprata questa bicicletta?". "Me l'ha mandata mio fratello da Genova" (Giorgio Saviane, La donna di legno). Fernanda Pivano ne scrisse per raccontare di Hemingway che "ogni giorno saliva in bicicletta carico di cioccolata, sigari, sigarette e cartoline e andava in prima linea a consegnare i suoi ristori ai soldati: voleva vedere sempre più da vicino la morte". Era impastata di mitologia la bici di Edoardo Sanguineti: "Dulcinea, non puoi fuggire: sul ponte gli uomini oziosi contemplano ombre, biciclette nere controluce, mentre cercano le donne" (Invenzione di don Chisciotte). E la bici era nei ricordi di Sebastiano Vassalli (Un nulla pieno di storie): "In una primavera ormai lontana, lo Scrittore aveva convinto il professor Annovazzi a seguirlo in una di quelle gite in bicicletta che gli davano spunto per i suoi strabilianti racconti".
In tanta mistica della bici Paolo Villaggio colse il lampo grottesco. La bici è strumento di piaggeria, quando il nuovo direttore della Megaditta di Fantozzi, il visconte Cobram, obbliga tutti i dipendenti a lunghe uscite in sella, allenamenti durissimi e infine all'iscrizione alla temutissima gara. La Coppa Cobram. Dove capisci come va la vita.

Il tandem si staccò dal fango, sciolse
il volo tra le bacche del rialto
(Eugenio Montale)



Se ti è piaciuto leggi anche: 
Il viaggio e l'attesa, il fascino del ciclismo
Il Giro a Dublino e le biciclette di Joyce
I sassi di Gianni Brera e Carlo Levi
La bici nella Calabria del caleidoscopio di Bertarelli
Le bici davanti al mare di Hemingway
Ischia, riassunto d'Italia
Le bici nei romanzi di Napoli

Nessun commento: